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al testo di Emanuela Lazzaro
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Solitaria una notte nella via, un anno fa: in cielo s’è posata una rosa, rapita alla musica, e-mail per dire forse, “fa male”, ma spesso pure San Valentino ignora, neppure in un buio, senza nome, cadere può una lacrima da chi non vede.
Dalla Bora s’effonde già un mormorio a tergere il golfo di Trieste, in un nodo le parole si confondono e nella mente arde il dubbio.
Spesso, vivere è un volo di giorni a perdersi: nella policromia d’un suono, alla voce resta un’eco dietro il silenzio. Reo è lo scherzo del Fato! Eppure se dalla nebbia non si trae che acqua, per Amore un uomo venderebbe l’anima.
Così amare non vuol dire solo sorridere: nell’alone di un grano di polvere, giace già la parola, di cenere e cielo si veste l’Uomo, ad attendere chi non si ferma, né una luce può dividere le sue ombre. Tutti accecati, tutti, tranne me, a San Valentino sono sempre innamorati. |
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